domenica 11 dicembre 2011

Torta di Avalon

Questa è la ricetta di un dolce davvero speciale, che ho sempre amato profondamente e che preparo solo in determinati periodi dell'anno.
L'originale mi fu donata in segno d'amicizia dalle Fate del bosco, durante un loro ritrovo segreto per l'Equinozio d'Autunno, al quale fui cortesemente invitata. Mi dissero che avrei dovuto prepararlo in un giorno di Luna crescente e che una parte del dolce sarebbe poi andata a loro come offerta, durante la fase piena della Luna. Mi diedero indicazioni molto dettagliate a riguardo, in quanto, dissero, "questo è cibo fatato", fatto con uno dei frutti a loro più cari in assoluto... le mele. La mela, come molti di voi sapranno, è il frutto di Avalon per eccellenza, dal quale la stessa Isola Sacra ha preso il nome. Vi sarebbe molto da dire su questo frutto e sulle sue profonde simbologie, ma di questo parleremo più avanti... accontentatevi della ricetta, per ora. Ricordo che mi fu spiegato l'ordine preciso degli ingredienti, come unirli e mescolarli tra loro, e soprattutto lo stato d'animo che in quel momento avrei dovuto possedere. Non stavo preparando soltanto una torta, bensì stavo compiendo un vero e proprio atto di Magia, e questo in realtà vale per tutto ciò che si cucina; gli alimenti, di qualsiasi origine siano, hanno la tendenza ad assorbire le energie che scorrono in noi nel momento in cui li tocchiamo, perciò sarebbe saggio e salutare cucinare sempre con il cuore leggero, la mente aperta e lo spirito vigile. Per facilitarmi il compito chiesi loro di poter prendere appunti, ma esse me lo negarono: dovevo imparare il tutto a memoria, come tradizione insegna. Una volta a casa avrei potuto scrivere la ricetta, ma solo dopo averla cucinata almeno una volta.
Così, passai quella notte d'autunno tra le creature fatate, inebriandomi di sidro e bevande incantate, danzando tra le fronde ramate degli alberi sotto una fredda Luna di ghiaccio, imparando nuove magie che poi avrei portato nel mondo. Poco prima dell'alba, com'è consuetudine, mi allontanai dal luogo del ritrovo, prima che i raggi del sole facessero sparire del tutto l'eterea compagnia. Durante il tragitto ripassai a memoria più e più volte ciò che mi avevano insegnato, e questa che segue, appunto, è la ricetta della torta delle Fate.
Preparatevi, state per compiere un piccolo rituale di magia...



Ingredienti:

200 gr di farina semintegrale
50 gr di farina di miglio
1 cucchiaino di cremor tartaro
1 cucchiaino di bicarbonato
80 gr di zucchero di canna
3 cucchiai di olio evo ligure
200 ml di latte di soia (o succo di mela, consigliatissimo!)
2 cucchiai di malto di mais
2 manciate di uvetta
2 mele rosse piccole (250 gr circa, senza torsolo)
1/2 cucchiaino da caffè di cannella e vaniglia in polvere

Tagliare la mela a cubetti, senza sbucciarla, e metterla da parte assieme all'uvetta, coprendo il tutto perchè non prenda troppa aria. La presenza della buccia non si sentirà nemmeno, durante la cottura tenderà a diventare molto morbida dando alla torta delle deliziose sfumature rossastre, nonchè un aspetto molto più rustico.
In una ciotola versare la farina semintegrale e quella di miglio, mescolando attentamente con le mani. Aggiungere poi lo zucchero, mescolare, e unire il cremor tartaro con il bicarbonato. Aggiungere le spezie, sempre mescolando con le mani. Mi raccomando, siate attente a ciò che pensate e provate... le mani sono potenti conduttori di energie, quindi concentratevi su pensieri positivi! Ora potete versare i liquidi: fate un buco al centro e aggiungete prima il malto, poi l'olio e in ultimo il latte a filo. Se volete potete usare anche qui le mani, ma se vi turba l'idea di impiastricciarvi direi che il classico frullino vada più che bene :) amalgamare accuratamente il tutto, per non formare grumi. A questo punto aggiungere la frutta, versare l'impasto ottenuto in una tortiera rivestita di carta da forno (sempre inumidita e strizzata) e cuocere a 175° per 40 minuti.
A torta fredda, se volete potete lucidarne la superficie spennellandovi un poco di marmellata di albicocche o una soluzione di acqua e malto (una parte di acqua, due di malto). Ma anche al naturale vi assicuro che fa la sua splendida figura...
Gustare questa meraviglia con un bicchiere di buon sidro biologico, oppure con un delicato tè alla mela.

Questa ricetta la dedico a te, mia piccola Luna, che hai portato Luce e Amore nella mia vita per cinque meravigliosi anni. Amo pensare che in questo momento tu stia danzando con le Fate, alla luce di quella gelida Luna Piena di Samhain che ti ha vista allontanarti per sempre da me.
Sarai sempre la mia bimba bella, la gioia immensa del mio cuore...