Questa mattina, quando mi sono alzata, ho aperto la finestra della camera e una meravigliosa nebbia autunnale avvolgeva con morbida delicatezza le fronde degli alberi. Il prato era accarezzato dal suo soffice tocco e le ragnatele sui rami della siepe brillavano di minuscoli diamanti acquosi. Ho respirato profondamente quel sentore di aria umida ma pulita, ho salutato come sempre gli Spiriti della Natura e gli Dei, e mi sono approntata ad affrontare la giornata.
Ieri sera per la prima volta abbiamo allestito la cena per i morti. Nulla di particolare, ho preferito restare sul semplice, offrendogli una sedia e un piatto con dei dolci, con un boccale di birra fatta in casa a coronare il tutto. Dopo colazione ho offerto i doni alla terra. E' stato molto carino e spontaneo, credo che il prossimo anno ripeterò la cosa, magari aggiungendo un bel fuoco nel camino (l'intenzione c'era ma il tempo, ahimè, è mancato causa borsa piena di funghi da pulire, un dono ormai rituale da parte di un conoscente) e qualche usanza tipica della festa. Per questa volta và benissimo così.
Per augurarvi un buon Samhain (gia iniziato da tempo, me ne rendo conto, ma abbiate pazienza :D) vi offro la mia ricetta del Pan dei Morti, che ovviamente faceva parte dell'offerta ai defunti. E' un dolce semplice, dal sapore speziato ma delicato. Povero, se vogliamo, come del resto dovevano essere quei dolci che le nostre ave offrivano in dono alle Anime dei cari estinti, che in questa notte piena di misteri e magia facevano loro visita. Con la speranza che possa piacervi, porgo a tutti voi i miei auguri più sinceri per un nuovo Ciclo colmo di bellezza e incanto.
Ingredienti:
200 gr di farina tipo "0"
60 gr di zucchero di canna grezzo
2 cucchiai di cacao amaro
1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di cannella
1/2 cucchiaino di vaniglia bourbon
la punta di un cucchiaino di noce moscata
40 gr di uvetta ammollata e strizzata
40 gr di pinoli precedentemente tostati
5 fichi secchi tagliati a pezzetti
30 gr di olio delicato
80 ml di latte di soia (o quello che preferite)
Mescolare tutti gli ingredienti secchi e unire i pinoli, l'uvetta e i fichi. Fare un pò di spazio al centro e versare l'olio e il latte. Formare una palla e lasciarla riposare per almeno mezzora in frigo. Riprenderla e tirare una sfoglia alta circa mezzo dito, da cui ricaverete dei biscottoni più o meno ovali. Cuoceteli in forno tradizionale a 175° per 20 minti.
Servire con tè nero o sidro dolce.
venerdì 1 novembre 2013
giovedì 26 settembre 2013
Muffins ai Mirtilli e Felice Autunno
Rieccomi, finalmente, dopo tanto tempo... mi mancava questo luogo. Mi mancavano i profumi, le sensazioni, le immagini... e le voci di chi gentilmente mi lascia un saluto quando fa capolino alla mia porta, per fermarsi qualche istante a sorseggiare una metaforica tazza di tè, assaporando un biscotto o una fetta di dolce. A proposito, quelli che vi offro oggi sono i primi dedicati all'autunno, adorni degli ultimi fiori estivi che tra poco svaniranno. Ma và bene così, ogni stagione ha la sua bellezza e l'autunno per quanto mi riguarda ne ha davvero molta da offrire... caldi colori e frutti preziosi, promessa della vita che tornerà. La poesia celata in questo periodo dell'anno è un canto che porta dolcezza e malinconia, tenere sensazioni di pace e di calore di casa, di voglia di dedicarsi a se stessi nell'accogliente tepore del focolare. Amo la primavera, un pò meno l'estate forse, nonostante la sua esplosione di vitalità (che sia proprio per quello, in realtà? Del resto ho sempre preferito delicatezza e silenzio), ma l'autunno per me è un momento speciale, un momento di rinascita personale. Torno a prendermi cura di me stessa e delle cose che amo, la mia ispirazione si risveglia, come la mia voglia di fare e di creare... strano, vero? Dovrebbe essere momento di riposo, ma forse il concetto di riposo è soggettivo. Come tutto del resto.
Vi lascio alla ricetta, sperando che possa piacervi. Se la provate fatemi sapere.
Un abbraccio grande a tutti quanti...
Ingredienti:
100 gr di farina tipo "0"
15 gr di maizena (o fecola di patate)
2 cucchiai di malto di mais (o di miele d'acacia bio)
100 gr di mirtilli
1 cucchiaino di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di vaniglia bourbon in polvere
100 ml di succo di mela limpido
1 cucchiaio di olio
Mischiare gli ingredienti secchi e unire poco alla volta quelli liquidi. Aggiungere i mirtilli e mescolare bene.
Versare nei pirottini e cuocere a 175° per 20 minuti circa.
giovedì 27 dicembre 2012
Zuppa di cicerchie con zucca e cous cous di farro
Anche quest'anno il Solstizio, come il Natale, è arrivato, accompagnato da una spruzzata di neve argentata che tutto ha avvolto. Per poco tempo, a parer mio, ma quel tanto che è bastato a farmi sentire ancora una volta l'atmosfera incantata di questo periodo. Confido, comunque, in un suo ritorno (anche fugace!), prima che l'aria si riscaldi e che le feste scivolino via con lo scorrere incessante del Tempo.
In compenso, in questi giorni piove spesso. Un delicato manto di acqua leggera, quasi vaporosa, giunto a sostituire quello più soffice e gelido lasciato dalla neve ormai sciolta. E' un inverno cupo e freddo, questo, ma non senza bellezza, non senza delicata poesia... le nebbie mattutine si alternano a sprazzi di luce pallida e bianca, mentre il giovane Sole fa timidamente capolino da dietro qualche nuvola, anch'esso pallido e ancora troppo fragile per poter riscaldare ciò che dall'alto osserva. Tuttavia, il suo lieve tepore è una carezza pregna di promesse di rinascita, una piccola ma costante Luce nei momenti più bui che solitamente si affrontano in questo periodo dell'anno.
La ricetta di oggi ha il colore e il tepore di questo Sole, un modo semplice ma efficace per portare un pò del suo caldo abbraccio nelle nostre case e nei nostri cuori. Niente è più confortante di un piatto fumante e prelibato, preparato con amore, quando fuori imperversa il gelo. Gustatelo davanti al camino, se potete, in compagnia come sempre delle persone più care, approfittando del Natale appena passato per raccontare ai piccini (ma anche ai grandi, che sempre piccini dovrebbero rimanere) qualche storia "da focolare", finendo la serata con un bel bicchiere di sidro o di grog bollente, sorseggiato davanti al fuoco... o comodamente spaparanzati sul divano :)
Buon appetito!
Ingredienti:
60 gr di cicerchie decorticate
40 gr di cous cous di farro
100 gr di polpa di zucca
500 ml di brodo vegetale
porro
erba cipollina essiccata
sale e pepe
Mettete a mollo le cicerchie per circa un'ora, dopo di che cuocetele nel brodo vegetale per 30 minuti. Nel frattempo pulite la zucca, tagliando la polpa a dadini non troppo grandi. Terminata la mezz'ora, aggiungetela ai legumi assieme al porro, lasciando sobbollire il tutto per altri 15 minuti. In ultimo unite il cous cous, date una mescolata veloce, spegnete il fuoco e fate riposare per 5 minuti con un coperchio.
Impiattate decorando con un filo d'olio evo, una spruzzata leggera di pepe e un pò di erba cipollina. Accompagnate, se volete, con delle fette di pane abbrustolito oppure con dei crostini fatti in casa.
Ed ecco due piccoli lavoretti da me preparati per festeggiare il Solstizio :) due splendidi schemi di The Little Stitcher, "Merry Xmas" e "Winter Solstice", che potete trovare sul suo sempre meraviglioso blog. Purtroppo, come potete notare, ho sbagliato una gambina di una delle renne di "Winter Solstice"... me ne sono accorta solo alla fine, dopo aver chiuso il cuscinetto, altrimenti avrei sicuramente tentato di rimediare... ma non importa, anche questa alla fine è tutta esperienza, e dato che sono da poco alle prese con ricami di questo tipo direi che mi posso anche perdonare :D
Detto questo, vi lascio con un saluto e con l'augurio che il nuovo Sole possa portare a tutti voi benedizioni di Luce e Armonia.
In compenso, in questi giorni piove spesso. Un delicato manto di acqua leggera, quasi vaporosa, giunto a sostituire quello più soffice e gelido lasciato dalla neve ormai sciolta. E' un inverno cupo e freddo, questo, ma non senza bellezza, non senza delicata poesia... le nebbie mattutine si alternano a sprazzi di luce pallida e bianca, mentre il giovane Sole fa timidamente capolino da dietro qualche nuvola, anch'esso pallido e ancora troppo fragile per poter riscaldare ciò che dall'alto osserva. Tuttavia, il suo lieve tepore è una carezza pregna di promesse di rinascita, una piccola ma costante Luce nei momenti più bui che solitamente si affrontano in questo periodo dell'anno.
La ricetta di oggi ha il colore e il tepore di questo Sole, un modo semplice ma efficace per portare un pò del suo caldo abbraccio nelle nostre case e nei nostri cuori. Niente è più confortante di un piatto fumante e prelibato, preparato con amore, quando fuori imperversa il gelo. Gustatelo davanti al camino, se potete, in compagnia come sempre delle persone più care, approfittando del Natale appena passato per raccontare ai piccini (ma anche ai grandi, che sempre piccini dovrebbero rimanere) qualche storia "da focolare", finendo la serata con un bel bicchiere di sidro o di grog bollente, sorseggiato davanti al fuoco... o comodamente spaparanzati sul divano :)
Buon appetito!
Ingredienti:
60 gr di cicerchie decorticate
40 gr di cous cous di farro
100 gr di polpa di zucca
500 ml di brodo vegetale
porro
erba cipollina essiccata
sale e pepe
Mettete a mollo le cicerchie per circa un'ora, dopo di che cuocetele nel brodo vegetale per 30 minuti. Nel frattempo pulite la zucca, tagliando la polpa a dadini non troppo grandi. Terminata la mezz'ora, aggiungetela ai legumi assieme al porro, lasciando sobbollire il tutto per altri 15 minuti. In ultimo unite il cous cous, date una mescolata veloce, spegnete il fuoco e fate riposare per 5 minuti con un coperchio.
Impiattate decorando con un filo d'olio evo, una spruzzata leggera di pepe e un pò di erba cipollina. Accompagnate, se volete, con delle fette di pane abbrustolito oppure con dei crostini fatti in casa.
Ed ecco due piccoli lavoretti da me preparati per festeggiare il Solstizio :) due splendidi schemi di The Little Stitcher, "Merry Xmas" e "Winter Solstice", che potete trovare sul suo sempre meraviglioso blog. Purtroppo, come potete notare, ho sbagliato una gambina di una delle renne di "Winter Solstice"... me ne sono accorta solo alla fine, dopo aver chiuso il cuscinetto, altrimenti avrei sicuramente tentato di rimediare... ma non importa, anche questa alla fine è tutta esperienza, e dato che sono da poco alle prese con ricami di questo tipo direi che mi posso anche perdonare :D
Detto questo, vi lascio con un saluto e con l'augurio che il nuovo Sole possa portare a tutti voi benedizioni di Luce e Armonia.
lunedì 3 dicembre 2012
Spaghetti integrali con spinaci e uva passa (e qualche ricamino)
Tempo di fumanti tazze di té, di cioccolate calde dall'aroma speziato, di libri avidamente divorati sul divano avvolte nel tepore di una coperta, di passeggiate tra le bancarelle pre-natalizie, di decorazioni luminose e di risate di bambini... tempo di legna che brucia nel camino, scoppiettando come se cantasse, con il fuoco che mostra la meravigliosa danza delle sue fiamme sacre, tempo di fiabe lette prima di addormentarsi, di zuppe saporite, di pallidi biscotti a forma di stella, di lavori all'uncinetto e di ricamo.
Questo, per me, è l'inverno. Il meraviglioso, scintillante inverno di cristallo, con i suoi venti gelidi e cieli tersi, con le sue nuvole scure e le piogge torrenziali. Ma soprattutto con la neve, che spero arrivi presto... ho una voglia pazza di un enorme pupazzo di neve nel giardino! Con tanto di carota per naso, sciarpa e cappello :)
Fa freddo, è vero, ma quanta magia c'è in questa stagione? Ha il potere di farmi tornare bambina, in questo dolcissimo periodo Natalizio che adoro ogni anno di più.
Quella che vi offro oggi è una delle mie ricette invernali preferite... non un piatto bollente di zuppa ristoratrice (quelle arriveranno tra un pò :D) ma un primo ricco di sapori semplici eppure particolari, che spero gradirete.
Ingredienti:
80 gr di spaghetti integrali
130 gr di spinaci surgelati
1 manciata di uvetta (precedentemente ammollata)
cipolla dorata
olio evo
sale e pepe
pangrattato
Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua. Nel frattempo tostate in un padellino antiaderente (meglio se in ceramica) un paio di cucchiai di pangrattato, poi mettetelo da parte. In un tegame fate dorare leggermente la cipolla, unendo un goccino di acqua per evitare che bruci. Aggiungete gli spinaci e cuocete a fiamma moderata. A metà cottura unite la pasta, l'uvetta strizzata e un pò d'acqua della pasta, quel tanto che basta per non far asciugare troppo il tutto. Fate insaporire per qualche minuto, poi pepate e aggiustate di sale. Impiattate guarnendo il piatto con una bella spolverata di pangrattato tostato :)
Se volete potete aggiungere anche dei pinoli, per un risultato molto particolare!
***
Ed ecco a voi alcuni dei miei primi lavoretti con l'ago... sono ancora piuttosto incerta e tremolante, ma ormai la passione per questo tipo di ricamo mi ha completamente pervasa. Quelli che vedete sono dei bellissimi free che ho prelevato da The Little Stitcher e da The Primitive Hare (che trovate tra i miei link), e che ho utilizzato per prendere un pò la mano con questa bellissima e antica arte. In verità mi spiace ricamare i loro schemi ora che sono all'inizio... sono talmente belli che meritano una mano precisa e perfetta. Ma mi piacciono troppo :) mi sono letteralmente innamorata dello stile Primitive, fin dalla prima volta che l'ho visto nella splendida dimora di Violet. Hanno un che di romantico e nostalgico, un sentore di cose vecchie e passate piene di emozioni e storie nascoste... come quando la mia nonnina mi racconta di quando era giovane. Inizia sempre con "Tlà sé? Quanda mì sèri giuna..." (Lo sai? Quando io ero giovane...) e io mi metto comoda ad ascoltare, riempiendola di domande su chi era questo e cosa faceva quell'altra :D adoro soprattutto gli aneddoti sulla nostra famiglia, e devo dire che sono accadute parecchie cose interessanti! Storie di amori tragici, di segreti e... di magia.
Ecco, il Primitive per me é un pò così, col suo aroma di té e caffé e con i suoi colori spenti, opachi, invecchiati... come una soffitta polverosa ricca di tesori da scoprire.
Presto vi mostrerò altri lavoretti :)
Un caldo abbraccio a tutti.
Questo, per me, è l'inverno. Il meraviglioso, scintillante inverno di cristallo, con i suoi venti gelidi e cieli tersi, con le sue nuvole scure e le piogge torrenziali. Ma soprattutto con la neve, che spero arrivi presto... ho una voglia pazza di un enorme pupazzo di neve nel giardino! Con tanto di carota per naso, sciarpa e cappello :)
Fa freddo, è vero, ma quanta magia c'è in questa stagione? Ha il potere di farmi tornare bambina, in questo dolcissimo periodo Natalizio che adoro ogni anno di più.
Quella che vi offro oggi è una delle mie ricette invernali preferite... non un piatto bollente di zuppa ristoratrice (quelle arriveranno tra un pò :D) ma un primo ricco di sapori semplici eppure particolari, che spero gradirete.
Ingredienti:
80 gr di spaghetti integrali
130 gr di spinaci surgelati
1 manciata di uvetta (precedentemente ammollata)
cipolla dorata
olio evo
sale e pepe
pangrattato
Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua. Nel frattempo tostate in un padellino antiaderente (meglio se in ceramica) un paio di cucchiai di pangrattato, poi mettetelo da parte. In un tegame fate dorare leggermente la cipolla, unendo un goccino di acqua per evitare che bruci. Aggiungete gli spinaci e cuocete a fiamma moderata. A metà cottura unite la pasta, l'uvetta strizzata e un pò d'acqua della pasta, quel tanto che basta per non far asciugare troppo il tutto. Fate insaporire per qualche minuto, poi pepate e aggiustate di sale. Impiattate guarnendo il piatto con una bella spolverata di pangrattato tostato :)
Se volete potete aggiungere anche dei pinoli, per un risultato molto particolare!
***
Ed ecco a voi alcuni dei miei primi lavoretti con l'ago... sono ancora piuttosto incerta e tremolante, ma ormai la passione per questo tipo di ricamo mi ha completamente pervasa. Quelli che vedete sono dei bellissimi free che ho prelevato da The Little Stitcher e da The Primitive Hare (che trovate tra i miei link), e che ho utilizzato per prendere un pò la mano con questa bellissima e antica arte. In verità mi spiace ricamare i loro schemi ora che sono all'inizio... sono talmente belli che meritano una mano precisa e perfetta. Ma mi piacciono troppo :) mi sono letteralmente innamorata dello stile Primitive, fin dalla prima volta che l'ho visto nella splendida dimora di Violet. Hanno un che di romantico e nostalgico, un sentore di cose vecchie e passate piene di emozioni e storie nascoste... come quando la mia nonnina mi racconta di quando era giovane. Inizia sempre con "Tlà sé? Quanda mì sèri giuna..." (Lo sai? Quando io ero giovane...) e io mi metto comoda ad ascoltare, riempiendola di domande su chi era questo e cosa faceva quell'altra :D adoro soprattutto gli aneddoti sulla nostra famiglia, e devo dire che sono accadute parecchie cose interessanti! Storie di amori tragici, di segreti e... di magia.
Ecco, il Primitive per me é un pò così, col suo aroma di té e caffé e con i suoi colori spenti, opachi, invecchiati... come una soffitta polverosa ricca di tesori da scoprire.
Presto vi mostrerò altri lavoretti :)
Per finire, vi vorrei invitare a leggere questo meraviglioso articolo dedicato agli uccellini nel periodo invernale, e all'aiuto che tutti noi possiamo dargli per affrontare il gelo nel modo migliore possibile :) chi l'ha scritto è una persona a me molto cara, che ringrazio infinitamente per questo dono stupendo da condividere con quante più persone possibili.
Un caldo abbraccio a tutti.
mercoledì 31 ottobre 2012
Trick or Treat? Pumpkin Pie!
Eccola, finalmente, la stagione che con tanto fervore aspettavo. Adoro Samhain e adoro Halloween! Tutto di questo periodo mi porta in un dolce stato di desiderio, di voglia di fare, creare, cucinare... festeggiare in ogni modo possibile. Le prime nebbie del mattino, tanto detestate dalla maggior parte della gente, sono per me la cosa più bella del mondo. Soffici nuvole, figlie della terra, che teneramente aleggiano su alberi e prati, su case e persone, donando a tutto un aspetto misterioso e incantato... quanti meravigliosi segreti si nascondono tra di esse! Dicono le leggende che le nebbie siano il rifugio degli abitanti del Sidhe, che le usano per nascondersi agli occhi umani e per poter meglio osservare senza essere visti. Bellissimo...
La ricetta di oggi proviene proprio da una di quelle creature e fa parte della tradizione di questo periodo: una torta di zucca, morbida come le nebbie stesse, dolce come la danza delle foglie che lentamente cadono dagli alberi. La piccola Fata autunnale che me l'ha donata era adorna di foglie rosse e dorate, e tra i suoi capelli color corteccia erano intrecciati rametti di salice e sottilissimi fili di ragnatela... questo il motivo del disegno che vedete. Sono sicura che si tratti di un dolce delizioso, anche se quando mi ha elencato gli ingredienti, la birbantella si è messa la manina sulle labbra e ha iniziato a ridacchiare... Scherzo da spiritello? Forse. Del resto, oggi è Halloween :D
Ingredienti per la frolla:
200 gr di farina
50 gr di zucchero di canna
40 gr di olio evo ligure
80 ml di succo di mela limpido
1 cucchiaino di bicarbonato
vaniglia bourbon e cannella in polvere, a piacere
Ingredienti per il ripieno:
200 gr di polpa di zucca cotta
200 ml di latte di soia
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
1 cucchiaio di fecola
1 pizzico di sale
vaniglia bourbon, cannella e noce moscata in polvere, a piacere
Prepariamo la frolla: in una ciotola mischiare gli ingredienti secchi e aggiungere i liquidi poco alla volta. Impastare bene, formare una palla e lasciar riposare in frigo per mezz'ora circa. Passiamo ora al ripieno... sempre in una ciotola schiacciare la polpa di zucca con una forchetta, unendo lo zucchero, la fecola, il sale e le spezie. Aggiungere a filo il latte, mescolando bene con una frusta per evitare grumi. Stendere la frolla e porla in una tortiera di 20 cm di diametro, bucherellare il fondo con una forchetta e versare il ripieno. Cuocere a 180° per 30 minuti.
La quantità della frolla in effetti è un pò eccessiva, soprattutto se come me siete abituate a tirarla sottile... potreste usare l'avanzo per decorare il dolce, facendo magari dei biscottini a forma di ragno, zucche o altro. Io l'ho usato per ricoprire delle fette di mela, che ho spennellato con acqua e malto, e ho poi cotto in forno per circa un quarto d'ora, sempre a 180°.
La ricetta di oggi proviene proprio da una di quelle creature e fa parte della tradizione di questo periodo: una torta di zucca, morbida come le nebbie stesse, dolce come la danza delle foglie che lentamente cadono dagli alberi. La piccola Fata autunnale che me l'ha donata era adorna di foglie rosse e dorate, e tra i suoi capelli color corteccia erano intrecciati rametti di salice e sottilissimi fili di ragnatela... questo il motivo del disegno che vedete. Sono sicura che si tratti di un dolce delizioso, anche se quando mi ha elencato gli ingredienti, la birbantella si è messa la manina sulle labbra e ha iniziato a ridacchiare... Scherzo da spiritello? Forse. Del resto, oggi è Halloween :D
Ingredienti per la frolla:
200 gr di farina
50 gr di zucchero di canna
40 gr di olio evo ligure
80 ml di succo di mela limpido
1 cucchiaino di bicarbonato
vaniglia bourbon e cannella in polvere, a piacere
Ingredienti per il ripieno:
200 gr di polpa di zucca cotta
200 ml di latte di soia
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
1 cucchiaio di fecola
1 pizzico di sale
vaniglia bourbon, cannella e noce moscata in polvere, a piacere
Prepariamo la frolla: in una ciotola mischiare gli ingredienti secchi e aggiungere i liquidi poco alla volta. Impastare bene, formare una palla e lasciar riposare in frigo per mezz'ora circa. Passiamo ora al ripieno... sempre in una ciotola schiacciare la polpa di zucca con una forchetta, unendo lo zucchero, la fecola, il sale e le spezie. Aggiungere a filo il latte, mescolando bene con una frusta per evitare grumi. Stendere la frolla e porla in una tortiera di 20 cm di diametro, bucherellare il fondo con una forchetta e versare il ripieno. Cuocere a 180° per 30 minuti.
La quantità della frolla in effetti è un pò eccessiva, soprattutto se come me siete abituate a tirarla sottile... potreste usare l'avanzo per decorare il dolce, facendo magari dei biscottini a forma di ragno, zucche o altro. Io l'ho usato per ricoprire delle fette di mela, che ho spennellato con acqua e malto, e ho poi cotto in forno per circa un quarto d'ora, sempre a 180°.
mercoledì 22 agosto 2012
Penne di Farro con Zucchine e Crema di Avocado
Giorni caldi, in cui la Natura sprigiona tutta la sua energia e la sua passione, la sua Forza e la sua Bellezza infuocata. Giorni di abbondanza, questi di Lughnasad, in cui è piacevole starsene all'ombra di un albero in cerca di refrigerio, nella pacifica calma del primo mattino, oppure ben nascosti nella propria casetta, lontano dall'irruente sole pomeridiano, lanciando di tanto in tanto uno sguardo trasognato ad api e farfalle che pascolano felici tra i fiori colorati. E' un periodo di riflessione, da gustare con lentezza, meditando su ciò che è trascorso e su ciò che ancora deve arrivare, vagliando Semi e Frutti, nutrendosi di dolce nettare dorato che ristora Anima e Cuore. Il massimo fulgore estivo, a mio parere racchiude in sè una sorta di "canto del cigno"... l'ultimo, immenso e appassionato irradiarsi di potenza generatrice e impetuosa, seguito dall'inizio di un lento declino che porterà dolcemente al riposo autunnale.
Ora, però, è ancora estate, è ancora Lughnasad. Godiamo di tutto quello che questa stagione ha da donarci, senza riserve e con infinito amore e gratitudine, nel pieno e appagante abbraccio di Madre Natura.
Ingredienti per le penne:
85 gr di penne di farro integrali
1 zucchina
1/2 cipollotto
olio evo
sale integrale
Ingredienti per la crema di avocado:
1/2 avocado maturo (mi raccomando, biologico e fairtrade!)
1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiaini scarsi di succo di limone
2 foglie di basilico (più qualcuna per decorare)
sale integrale
pepe bianco
Per prima cosa preparate la crema di avocado: tagliate il frutto a metà e scavatelo con un cucchiaio, ponendo la polpa nel bicchiere del minipimer o del frullatore. Unite l'olio, il sale, un pizzico di pepe, il succo di limone e le foglie di basilico spezzettate grossolanamente con le dita. Frullate tutto per bene, assaggiate e aggiustate di sale se serve. Lasciate riposare.
Mettete a bollire l'acqua per la pasta e cuocete le zucchine in padella assieme al soffritto di cipollotto, a cui avrete aggiunto un goccio di acqua o brodo vegetale per non farlo scurire troppo. Condite la pasta con le zucchine, impiattate, ricoprite con la crema di avocado e decorate il tutto con qualche bella fogliolina di basilico.
Ora, però, è ancora estate, è ancora Lughnasad. Godiamo di tutto quello che questa stagione ha da donarci, senza riserve e con infinito amore e gratitudine, nel pieno e appagante abbraccio di Madre Natura.
Ingredienti per le penne:
85 gr di penne di farro integrali
1 zucchina
1/2 cipollotto
olio evo
sale integrale
Ingredienti per la crema di avocado:
1/2 avocado maturo (mi raccomando, biologico e fairtrade!)
1 cucchiaio di olio evo
2 cucchiaini scarsi di succo di limone
2 foglie di basilico (più qualcuna per decorare)
sale integrale
pepe bianco
Per prima cosa preparate la crema di avocado: tagliate il frutto a metà e scavatelo con un cucchiaio, ponendo la polpa nel bicchiere del minipimer o del frullatore. Unite l'olio, il sale, un pizzico di pepe, il succo di limone e le foglie di basilico spezzettate grossolanamente con le dita. Frullate tutto per bene, assaggiate e aggiustate di sale se serve. Lasciate riposare.
Mettete a bollire l'acqua per la pasta e cuocete le zucchine in padella assieme al soffritto di cipollotto, a cui avrete aggiunto un goccio di acqua o brodo vegetale per non farlo scurire troppo. Condite la pasta con le zucchine, impiattate, ricoprite con la crema di avocado e decorate il tutto con qualche bella fogliolina di basilico.
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